I bambini con la sindrome di Down (SD) portano tre copie del cromosoma 21, che contiene lo stesso gene responsabile dell'accumulo di beta-amiloide nel cervello nella malattia di Alzheimer (MA). Le placche amiloidi iniziano a essere depositate nel cervello in età molto precoce e all'età di 40 anni, l'amiloide è in gran parte accumulato nella corteccia, contribuendo al rischio di sviluppare la demenza della MA. I pazienti con DS vivono più a lungo che mai e la MA è diventata la loro principale causa di morte. Il settanta per cento dei pazienti con SD sviluppano la demenza prima di morire. Nessun trattamento è attualmente disponibile per rallentare o fermare la malattia.
A causa dei deficit cognitivi concomitanti, è più difficile testare i trattamenti per la demenza nei pazienti con SD che in quelli con MA. I test psicologici sviluppati per misurare l'efficacia delle terapie nella MA non funzionano nei DS perché questi pazienti sono cresciuti con deficit cognitivi e i loro deficit mentali variano molto da un individuo all'altro. Fortunatamente, gli stessi fluidi (plasma e liquido cerebrospinale) e gli stessi biomarcatori di imaging (MRI e PET) sembrano funzionare per entrambe le malattie.
Nonostante queste sfide, la sorprendente somiglianza nella patologia tra le due malattie ha incoraggiato le aziende farmaceutiche come AC Immune a testare la prima terapia per SD, vale a dire l'immunizzazione di abeta anti-amiloide.* Il primo studio di fase 1 ha arruolato 16 persone con SD, di età compresa tra 25 e 45 anni, che non avevano sviluppato la demenza, per essere trattati per un anno.
L'azienda ha scelto un vaccino attivo perché si prevede che il trattamento dovrà continuare per un lungo periodo di tempo e una singola immunizzazione all'anno sarebbe più conveniente. Una seconda sperimentazione di fase 2 è prevista dalla stessa azienda negli Stati Uniti e in Europa in 73 giovani adulti con la malattia di Creutzfeldt-Jakob e una scansione PE amiloide positiva.
Diversi altri approcci mirati all'amiloide sono presi in considerazione da altre aziende. È quindi probabile che nei prossimi anni seguiranno altri studi clinici in diverse centinaia di pazienti con SD.
Review scritta da Ezio Giacobini, MD, PhD
Da: In Down’s Syndrome, amyloid vaccine opens door to trialse, Alzforum Network, 20 maggio 2021, parte 1* e parte 2**
Tradotto da Deepl.com